Il Kit-Covid

Se ti becchi il COVID, ufficialmente anche se sei plurivaccinato non ci sono farmaci che puoi prendere per controllare l’evoluzione della malattia. Ufficiosamente invece ce ne sono alcuni, la cui fama si è rafforzata grazie alle testimonianze di malati che affermano di aver assunto droghe suggerite loro da insospettabili medici. Sono farmaci che, pur non essendo miracolosi, pare aiutino a guarire più in fretta. Il vaccino intanto dovrebbe garantire di non finire in terapia intensiva con un tubo nella gola. O, come dice Fauci “will get infected but will very likely, with some exceptions, do reasonably well in the sense of not having hospitalization and death.” Grazie, GRAZIE delle parole rassicuranti come un picocazzo, Miriam lo ha letto ieri ed ha dormito malissimo.

Comunque quando si parla di farmaci & profilassi, Miriam è oltre; ormai giriamo nei nostri spostamenti Genova- Basaluzzo e ritorno con una borsa nera che sembra quella di un cecchino dei servizi segreti con dentro, al posto del fucile e delle cartucce, un kit che comprende i fondamentali vox populi per proteggersi dal virus.

In questa foto mancano alcuni prodotti che mi sono dimenticato di includere solo perchè li utilizziamo su base regolare da anni, fanno parte della dotazione standard di strumenti e farmaci giornalieri e saltuari che include ad esempio il mio antidepressivo, una sorta di ormone per Miriam, il Ventolin, un termometro, un apparecchio per misurare la pressione del sangue, disinfettanti per le mani, mascherine FFP2 e molti altri articoli di uso comune che in questo momento mi sfuggono.

Non so a che punto siamo della classifica per famiglie di chi prende più farmaci in Europa, ma penso di essere nella metà classifica superiore. Con il cocktail di farmaci pronti uso, il rischio se ci dovesso infettare non è quello legato al covid, ma quello di esplodere se urtati.

Cambio Gestore Telefono Cellulare. Non senza svariati tentativi andati a vuoto, ero riuscito a parlare con un addetto del nuovo gestore il quale mi aveva detto che, entro 48 ore, mi sarebbe arrivato un SMS sul telefono che mi annuncia che il mio nuovo gestore è attivo e la vecchia SIM ancora nel telefono mi avrebbe permesso solo chiamate di emergenza. A questo punto avrei potuto sostituire la SIM mettendo la nuova ed iniziare con il nuovo gestore e con il mio vecchio numero di telefono.

Poi, trascorse altre 24 ore mi venne detto che se il cambio non avviene, la colpa è del vecchio gestore che non vuole mollare la presa sul cliente e dunque ritarda la procedura con la quale il nuovo gestore prende in carico il numero. Insomma avrei dovuto rivolgermi al vecchio gestore dicendogli “molla l’osso, carogna”.

Adesso, con il terzo contatto avvenuto con il servizio clienti, scopro che la procedura è andata a buon fine ma per l’attivazione ci può volere anche una settimana, perchè ci sono state le feste di mezzo, il covid, sto cazzo in salmì e dunque è solo questione di aspettare qualche giorno in più.

Per contrastare la perdita di pazienza che può portare a gesti incolsulti, mi sono visto costretto ad acquistare un capiente vassoio di cioccolatini da Bodrato, laboratorio artigianale in quel di Novi Ligure.

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