Per forza che ci riempiamo.

Verso le 11 di oggi sono passato di fronte alla farmacia sotto il mio ufficio. Una quindicina di persone in ordine sparso attendevano di fronte all’ingresso dedicato ai temponi. Alcuni con la mascherina indossata correttamente, altri con la mascherina che copre solo la bocca, altri con la mascherina messa sul mento.

Ci sono milioni di persone che ritengono che se Marte entra nel Sagittario, la loro giornata sarà diversa. Poi c’è chi crede che la Terra sia piatta, che gli aerei di linea spargano sostanze misteriose, che i potenti della Terra siano rettiliani venuti dallo spazio per soggiogarci. E che il covid è una bufala e che i vaccini siano salcazzo quale minaccia e dunque non lo fanno. Intanto Miriam mi ha comunicato che è stata in un’altra farmacia ed ha acquistato dei test da fare in casa che pare funzionino benissimo. Funzionerebbero meglio se pre-impregnassero i tamponi nasali di LSD o qualche altra sostanza divertente. Scherzetto da fare ad un tamponato; immergere di nascosto il tampone in olio di peperoncino prima di fare il test.

La ruota panoramica che hanno installato di fronte alle finestre di Corte Lambruschini permetterebbe una visuale perfetta della scritta che avevo messo in mostra tre inverni fa, ma i parrucconi dell’Amministrazione avevano manifestato il loro disappunto e dunque nisba.

Ho dimenticato il cellulare a casa; pur avendo la vaga sensazione che stiano succedendo cose terribili ed irrimediabili proprio perchè io sono tagliato fuori, tutto sommato ci sono anche aspetti positivi, per esempio quando cammino per strada non mi sembra che suoni ogni 30 secondi costringendomi ad estrarlo dalla tasca con fare compulsivo. E poi non posso modificare lo status su WhatsApp mettendo qualche cosa insulsa e coprendomi di ridicolo. Lo farò questa sera.

Questo è il capo delle truppe meccanizzate rumene che sovrintende la gestione dei lavori del bosco più impegnativi. Nel suo giro di ispezione si è fatto scattare questa foto. Non pensavo che il ghiaccio della Pozzanghera fosse così spesso e resistente.

Oggi tornando in motorino verso casa indossavo la mascherina, ho sempre il raffreddore ed ho starnutito. Ho provato una sensazione come se dal naso fosse fuoriuscita una seppia, cruda, come quelle che vedi sui banconi delle pescherie. E poi il naso ha iniziato a colarmi. Ho dovuto far finta di nulla ed ho verificato la situazione solo una volta arrivato in casa. In realtà apparentemente non c’era nulla di particolare. Temevo anche ci fosse del sangue, invece non c’era neppure la seppia.

This entry was posted in All possible crap. Bookmark the permalink.

4 Responses to Per forza che ci riempiamo.

  1. Wile E. Cojote says:

    Scherzetto da fare ad un tamponato; immergere di nascosto il tampone in olio di peperoncino prima di fare il test.

    In caso di tampone positivo, chiamarlo, chiudersi in casa in isolamento, informare le persone venute a contatto quanto più possibile, valutare la possibilità di NON chiamare la ASL.
    EVIDENZIO
    valutare la possibilità di NON chiamare la ASL.

    • admin says:

      Una ragazza che conosce mia moglie la scorsa settimana ha un raffreddore (multivaccinata), fa il tampone in farmacia e risulta positiva. Ovviamente si chiude in casa. Chiama la ASL che riponde “non possiamo venire prima di 15 giorni, se vuole sapere se si è negativizzata le consiglio di andare al Baluardo con 2 mascherine e farsi fare un esame li, fanno tutti così”. Insomma, chiamare la ASL è un esercizio di pazienza e spesso inutile. Io ho vissuto l’esperienza di una tessera sanitaria errata lo scorso anno ed è stato avvilente. Poi di persona ho incontrato una funzionaria in via Assarotti che in tre minuti ha sistemato la cosa. Insomma a parte alcuni funzionari seri, io credo che la ASL3 andrebbe azzerata e poi ricostruita, mia opinione personale.

  2. alberto vaccari says:

    a grande richiesta lo vogliamo di nuovo esposto….

    ” BUONE FESTE UN BELINO ” .. con un buon binocolo lo leggevo da casa mia ?? grande mennix

    • admin says:

      Lo scorso inverno la strenna era a Basaluzzo dove ha fatto la sua porca figura. Adesso è in uno scatolone. Chissà, se sono vivo uno dei prossimi anni…

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *