E’ la prima volta che durante un periodo estivo c’è bisogno di fare un secondo rabbocco di acqua nella Pozzanghera. Il primo è durato un mese e qualche giorno, ma dopo un Agosto ed una prima decade di Settembre caratterizzati da siccità da record e da un caldo da record, ecco che il secondo intervento si è reso necessario.
Ho assistito ai primi tre viaggi, domani altri 7 per poter arrivare ad un buon livello. Ogni viaggio consiste in circa 16.500 litri di acqua, l’ho chiesto al ragazzo, imprenditore agricolo da qualche generazione, quanto porta la cisterna.
La cisterna fortunatamente si è liberata perchè in queste ultime settimane era impegnata a concimare i terreni prima dell’aratura autunnale. In altri termini, invece di spruzzare acqua di pozzo, spruzza merda liquida. In questi giorni se il vento viene dalla parte sbagliata, si ha come la sensazione di avere il naso inserito in profondità nel buco del sedere di una vacca. Sono certo che ci sono persone alle quali la sensazione può piacere, a me no. E, se devo dirla tutta, anche il primo carico di acqua era accompagnato da un sottofondo di odore inequivocabile, non forte, ma presente. “Ho pulito la cisterna prima di fare il primo viaggio” ma forse qualche cosa è rimasto nei tubi e nella pompa, chissà se le Carpe apprezzeranno questa ventata autunnale. E se mi si eutrofizza la Pozzanghera ? Ma no, tutta roba sana.