Più o meno a quest’ora io ero probabilmente al 99mo piano della Torre Nord del World Trade Center, perchè ho lavorato li per un annetto. Abitavo in Time Square, allora un posto quasi malfamato, prendevo il treno ed arrivavo nella stazione sotto le torri, poi salivo nella lobby, prendevo l’ascensore espresso che andava direttamente al novantesimo piano, poi il locale fino al 99. Lavoravo per la Kerr Steamship Corporation.
Nel 2001 invece il pomeriggio del 11 settembre ero in ufficio a Genova e qualcuno si affacciò alla porta del mio ufficio e mi disse “vieni a vedere”. Erano tutti ammutoliti di fronte alle immagini di un televisore. Verificai che la Kerr si era trasferita da qualche tempo nel New Jersey.
Sono passati vent’anni e nel frattempo nel mondo sono morte milioni di persone per mano violenta di terrorismo, guerre, bande di guerriglia, repressione, genocidi, religione, delinquenza organizzata e casuale. E non riesco ancora a vedere documentari, testimonianze, racconti ed immagini di quelle ore a New York. Sono entrato nel museo-memorial una decina di anni fa perchè ero con amici che lo volevano visitare, l’ho percorso a passo affrettato senza guardare gli orrori appesi alle pareti, esposti nelle bacheche, sono uscito quasi di corsa dalla porta alla fine del percorso guidato e non penso ci entrerò mai più. Non ho altro da dire.