Non ricordo di aver mai visto le Alpi così bene innevate, in una giornata così limpida.
Per imbarcarci all’aeroporto di Malpensa, abbiamo fatto una fila infinita per il controllo passaporti, sembrava una fuga prima dello tsunami.
All’aeroporto di New York JFK il salone che contiene i passeggeri in attesa di passare attraverso i controlli degli ispettori dell’immigrazione è grande come una stazione, una grande stazione ferroviaria. In genere ci sono molte centinaia di persone in coda ed i tempi di attesa possono superare i 90 minuti.
Ieri invece ci saranno state una cinquantina di persone in tutto, disperse tra le decine di postazioni. Avevamo prima di noi una famiglia, il tempo di attesa è stato di circa 5 minuti.
Considerando che era il venerdì del finesettimana di Pasqua, mi aspettavo la calca delle grandi occasioni.
Una serie di foto varie sulla Genoa low che si è formata sul mar Ligure il 17 Aprile 2025 e sugli effetti collaterali. Tra i cui spicca la nevicata di Grange Sises, una sessantina di centimetri che non cadevano da tanto tempo tutti insieme. Per gli appassionati sarebbe stata una Pasqua fantastica sugli sci, se non fosse che gli impianti sono stati chiusi da una settimana almeno. Bisogna andare a Monginevro, in Francia, dove avranno tutti i difetti del mondo ma la stagione sciistica dura finchè c’è neve, non fin quando lo decidono i gestori.
Una bassa pressione sul mar Ligure come questa era la regola durante le tempeste equinoziali ed in parte gli inverni di qualche decennio fa. Ed era la ragione per cui il NW delle Alpi era notoriamente molto nevoso sul versante italiano. Adesso per vederne una bisogna aspettare anni.
Una quarantina di millimetri a Basaluzzo, senza fretta. Gli alberi ringraziano. Forse questa ultima pioggia è quella che basta per stare un po’ tranquilli durante i mesi estivi. Per il momento la dannata alta pressione africana se ne sta dove dovrebbe, ossia in Africa, senza rompere i coglioni a noi. Si vive alla giornata, come sarà l’estate nessuno lo sa, ma appena farà due giornate di caldo i soliti ignobili uscirenno con titoli tipo “L’estate 2025 sarà rovente e lunghissima”. Andate a cagare, come sempre.
Cielo leggeremente burrascoso sulla Pozzanghera, con sole e nuvoloni neri, uno spettacolo.
Anche se il vero spettacolo, come spesso accade, è la neve.
A Grange Sises per fortuna ci sono persone che credono ancora nella magia della neve e si sono scatenate a far foto e pubblicarle su una chat comune. Tra le varie, questa mi sembra la più bella.
Nevicata quasi conclusa. Ci sono cellule temporalesche che si stanno formando nella pianura e si dirigono verso le alpi sia Cozie che Graie, difficile dire se ne potrebbe arrivare uno anche in Alta Val Susa.
Questo temporalino che si vede nella foto sta passando sopra Alessandria e scorre verso est.
In questa immagine si vedono dieci Tigli Cordata. Sono stati messi a dimora insieme, vengono dallo stesso vivaio ed hanno probabilmente la stessa età. L’esposizione è identica, il terreno è uno solo.
Eppure, a partire da sinistra verso destra,
Il primo ha getti formati e le prime foglioline.
Il secondo ha dei getti che stanno timidamente iniziando ad aprirsi.
il terzo ha getti minuscoli, quasi accennati.
il quarto sembra sia ancora a Gennaio, sembra morto.
il quinto ha tutte le foglie e sta spingendo i primi rami nuovi.
il sesto è solo leggermente indietro al quinto ma il fogliame è quasi completo.
il settimo è leggermente indietro al sesto getti aperti e foglie in fase di spiegamento.
l’ottavo è leggermente inditro come apertura delle foglie.
il nono grosso modo è al punto del sesto.
il decimo è stato capitozzato perchè è seccata la punta due anni fa e fa fatica a riprendersi ma ha getti più o meno come il secondo.
Insomma, non sembra esserci una regola; forse i due più indietro hanno sofferto qualche scaldata una delle estati passate, ma non ne sono sicuro.
Ed allora cosa fare? Domandare all’intelligenza artificiale! La risposta è arrivata più o meno a tempo con quando ho sollevato il dito dal tasto del punto di domanda.
Question:
You have two Linden trees in a row. Same age, same family, same sun exposure, same soil. But one has already well developed leaves, the other has only small buds. Why there is such a difference?
ChatGPT said:
That’s a really interesting observation — and it’s more common than you’d think, even when conditions seem identical. Here are some possible reasons why one Linden tree might leaf out earlier than the other:
🌳 1. Genetic Variation
Even if the trees are from the same species and even the same family or nursery, each individual tree can still have slight genetic differences. These variations can affect:
Bud break timing (some trees naturally “wake up” earlier)
Cold hardiness or sensitivity to temperature shifts
🌡️ 2. Microclimate Differences
Even a few feet can make a difference in:
Soil temperature: One spot might warm up faster due to a slightly different angle to the sun or proximity to a building, path, or stone that retains heat.
Wind exposure: One tree might be more sheltered, creating a warmer microclimate that encourages earlier leaf-out.
💧 3. Moisture Differences
Even with “same soil,” small differences in:
Drainage
Water retention can influence root activity and how quickly a tree comes out of dormancy.
🧠 4. Tree Stress or Health
The slower tree might be:
Recovering from past stress (like minor root damage, pruning, or pest activity)
Allocating energy more conservatively, especially if it’s had a tougher season recently
🌱 5. Root Competition or Soil Composition
There might be unseen factors underground:
One tree might have hit a patch of compacted soil
Or it might be dealing with competition from other plant roots or buried debris
If you’re curious or concerned, you could keep an eye on the slower one through the season — if it leafs out normally just a bit later, it’s probably nothing to worry about. But if it stays behind or shows other signs of stress, it might be worth a closer look (soil test, root inspection, etc.).
Do you know if this difference has happened in previous years too?
Notevole, anzi molto notevole. Alla fine mi ha anche fatto una domanda assolutamente importante, alla quale però io non so rispondere con certezza.
Resta però il lecito dubbio se queste informazioni siano corrette, ovvero da dove vengono, sono riportate fedelmente o modificate. Mi suonano tutte ragionevoli ma io sono un ragioniere, invece di leggere un libro il cui autore è noto ed esperto, risparmio tempo e fatica, chiedo a chatgpt e questo in poche righe mi dice tutto quello che volevo sapere.
Salvo poi scoprire da un biologo o un dendrologo che in parte quello che ha scritto l’AI sono balle.
Dovrei cambiare l’inquadratura della webcam sul palo, è un po’ che lo dico ma mi dimentico di farlo, lo farò a Maggio, credo.
Ma non ho ancora deciso se puntarla verso nord, ovvero si vedrebbe più a sinistra di come è ora, oppure dalla parte opposta, si vedrebbero in lontananza gli Appennini.
Resta un dubbio di natura logistica, pratica; in sede di riallineamento, quante volte dovrò salire e scendere dal palo per controllare che si veda quello che vorrei e che non sia storta?
Dovrei salire sul palo con il laptop, o con il cellulare che nel frattempo ho abilitato a vedere la webcam in streaming.
Sentiamo cosa mi dice Chatgpt-4
You have a webcam on the top of a high pole. You have to change the photographic framing. But once you have moved the webcam right or left, up or down, you must control that the webcam sees what you want. And this may require many adjustments, you want to avoid having to climb and descend the pole too many times. You have a laptop that can login to the webcam and bring with you on the pole, but it’s awkward. You can use the mobile phone but it is difficult to log in to the webcam. Find more solution to make the job easy and practical.
To make the adjustments to the webcam easier and more practical, consider the following solutions:
Remote Access Software: Install software on your laptop that allows you to remotely access the webcam settings and view the feed. Software like TeamViewer or AnyDesk could help you control the laptop from your phone.
Mobile App for Webcam Control: Check if the webcam or camera system you are using has a corresponding mobile app that allows you to log in and control the camera settings and view the live feed directly from your smartphone.
Adjustable Mounting System: Use a mount that allows for easier adjustments without needing to climb the pole. Look for brackets or mounts with a tilt and swivel feature that can be accessed from the ground.
Long Extension Cables: If feasible, use extension cables for power and data to bring the camera controls down to a more accessible level or to a location where you can see the feed without climbing.
Collaborate with a Partner: Have someone on the ground assist by logging into the webcam and relaying information about what adjustments may be needed while you are on the pole.
Camera with PTZ Functionality: Consider using a PTZ (Pan-Tilt-Zoom) camera, which allows you to control the angle and zoom remotely. This would minimize the need for physical adjustments.
Live Video Stream: If your webcam supports streaming, set up a live video feed that you can view on your phone or laptop from a safe distance, allowing you to make adjustments with visual confirmation.
Use a High-Quality Smartphone: If your phone has a strong enough connection and the ability to log into the webcam easily, ensure you have the right credentials saved for quick access.
Implementing one or more of these solutions could streamline the process and reduce the need for frequent climbs up and down the pole.
Thank you dear.
You’re welcome! If you have any more questions or need further assistance, feel free to ask. Good luck with your webcam project!
Ho ringraziato il Chat Bot perchè se un giorno scoprissimo che è un sistema gestito da alieni, quando decideranno di sterminare l’umanità forse mi risparmieranno perchè sono stato gentile.
La maggior parte delle soluzioni sono ragionevoli, ma alla fine credo che potrei scegliere la numero 5, coinvolgendo Miriam che dovrebbe stare di fronte al computer in casa, e per telefono magari con whatsapp mi dice in tempo reale, o mi mostra in tempo reale cosa vede la webcam riprendendo lo schermo del computer.
Sarebbe utile che sul palo ci andasse lei. Io sono comodamente alla scrivania e le dico “un po’ più a destra, un po’ più in alto, ora ruota in senso orario…”. Ma sarebbe più facile far passare un cammello attraverso la cruna di un ago che convincere Miriam a salire sul palo, dal quale godrebbe si una bella vista, ma no, non riuscirei a convincerla.
Una coppia di germani che visita la Pozzanghera è cosa rara. Il Consigliere Bio qualche giorno fa si aggirava nei paraggi e li aveva visti in un ex laghetto poco lontano che ormai è secco quasi sempre. Grazie alle piogge abbondanti delle ultime settimane, adesso c’è acqua e visto che è in un posto nascosto e non ci sono rompipalle come me, in genere questi germani se possono se ne stanno li.
La creazione di una seppur piccola oasi dove non taglio l’erba potrebbe servire anche a loro, non certo per nidificare e deporre le uova, così, per rilassarsi (sto inventando). Sicuramente ospiterà molte rane.
Non so quanto siano affidabili le previsioni che ho linkato sotto l’immagine della webcam. Sono condivise da tutti i centri di previsione, solo con variazioni sul tema accumuli ed intensità.
Nel frattempo, dopo una domenica passata in modalità “fastidio intestinale”, ad accogliermi in ufficio dopo la passeggiata da casa, per fortuna c’era il bidet. Perchè provo la sensazione di avere, infilata nell’inevitabile, la pigna di bronzo di un vecchio orologio dopo che è stata arroventata nella brace rovente. Anzi, tutte e due.
Nulla di speciale. I colori dal vivo mi sembravano più forti, molti i semi dei Tarassachi pronti ad essere soffiati via.
Gastone. Non mi ha visto o sta invecchiando oppure era distratto.
Questa è la foto del capriolo di ieri. Seguo i consigli di chi ne sa più di me, mi è stato suggerito di raddrizzare la staccionata, ossia renderla orizzontale. L’ho fatto, ora va bene, però adesso c’è qualcosa di leggermente anomalo e non riesco a capire cosa sia.
Non è esattamente quello che volevo, ma almeno si vedo a fuoco i rametti con i getti e le prime foglioline di una quercia.
Un maschio grandicello. L’erba in realtà è verde, ma il sole era sorto da una quindicina di minuti e l’ha colorata così.
La scatola del compostaggio è piena. Se tra qualche giorno piove e non fa freddo, dovrebbe compattarsi in pochi giorni.
Una delle varie zone dove l’erba non viene tagliata per permettere ad animali selvaggi di ripararsi. Coniglietti ad esempio (aka minilepri). Tarassachi e prataiole, non ti scordar di me, in secondo piano il Redwood della California.
Questo germoglio è di uno dei due alberi dello stesso modello (famiglia) di cui però ho perso il nome. Molto usati nei parcheggi dei centri commerciali,